Mario Crispi/Arenaria & GliArchiEnsemble

Risonanze Arcaiche Mediterranee ovvero, in inglese, Mediterranean Archaic Resonances (con i rispettivi acronimi R.A.M. e M.A.R.) è un progetto artistico che nasce a Palermo nel 2011, divenendo ben presto tappa “particolare” della ricerca compositiva ed esecutiva di Mario Crispi. Muovendosi infatti tra le sonorità del mondo, sia esse frutto di strumenti a fiato arcaici (gli strumenti che lui suona da sempre) o di nuove tecnologie, sia esse prodotte dai musicisti di cui si è sempre circondato (gli Agricantus, la sua storica band attiva da tanti anni nei suoi vari organici, e ormai dal 2009, Enzo Rao, Maurizio Curcio, Carmelo Graceffa, che formano “Arenaria”, altro suo progetto musicale) e GliArchiEnsemble, una tra le più raffinate ed affiatate orchestre d’archi siciliane, i cui membri sono tra i primi strumentisti delle due orchestre stabili della città di Palermo (l’Orchestra Sinfonica Siciliana e l’Orchestra del Teatro Massimo), Crispi crea un progetto ricco di riferimenti musicali che travalicano gli stili e le convenzioni. GliArchiEnsemble è infatti una formazione molto rinomata nell’ambiente classico e annualmente svolge un’intensa attività concertistica in Italia ed all’estero. Sebbene la formazione artistica dei due ensemble si riferisca a tradizioni diverse, il risultato musicale è un mix sonoro e simbolico che supera facilmente qualsiasi steccato o distanza si possa concepire tra questi mondi musicali apparentemente lontani.

R.A.M. è anche l’acronimo di Random Access Memory (memoria ad accesso casuale) che, oltre a definire quella parte del computer dedicata alle operazioni temporanee di elaborazione, nel caso di questo progetto artistico, si riferisce simbolicamente anche all'”accesso diretto” a qualunque parte della “memoria” stessa
dell’uomo, sia tecnologica che musicale, umana ed ancestrale. Al tempo stesso, in inglese l’acronimo diviene MAR la cui suggestione è proprio di rimandare alla dimensione mediterranea che sottende a tutta
l’ispirazione de
l progetto artistico

In “Risonanze Arcaiche Mediterranee” si miscelano infatti suoni arcaici e orchestrali che “risuonano” nelle
sedimentazioni culturali più profonde di una incessante
Odissea mediterranea (intesa come viaggio errante) e che fa del Mediterraneo (come dice il significato della parola stessa) un luogo che sta “in mezzo alle terre”, dove queste ultime sono individuate con aree geografiche, storiche e di popoli.

Il repertorio è costituito da composizioni di Mario Crispi tratte dai suoni vari dischi e colonne sonore di film/documentari e descrive, attraverso le atmosfere e le melodie, una ricerca artistica in cui s’innestano suoni urbani, onirici ed eterei delle nuove tecnologie con suoni ancestrali ed acustici, enfatizzandone i caratteri ipnotici ed evocativi ed inseguendo in maniera incessante l’equilibrio tra l’antico ed il moder.