M.A.R. Mediterranean Archaic Resonances

Mario Crispi & GliArchiEnsemble

concerto per flauti arcaici e orchestra d'archi

MarioCrispi-GliArchiEnsemble

Il progetto R.A.M./M.A.R. nasce a Palermo nel 2011 come tappa miliare della ricerca compositiva ed esecutiva di Mario Crispi tra le sonorità del mondo, sia esse frutto di strumenti a fiato arcaici (gli strumenti che lui suona da sempre) o di nuove tecnologie, sia esse prodotte dai musicisti di cui si è sempre circondato: nel passato gli Agricantus (sua creatura sciolta nel 2008) nei suoi vari organici, a cui  si aggiungono si sono aggiunti Gli Archi Ensemble, raffinata ed affiatata orchestra d’archi di Palermo, formata dai primi strumentisti delle due orchestre stabili della città di Palermo (l’Orchestra Sinfonica Siciliana e l’Orchestra del Teatro Massimo). Il connubio tra Mario Crispi e Gli Archi Ensemble inizia a Palermo nel 2007 in seguito alla curiosità ed all’interesse reciproco per la poetica e la sonorità di strumenti a fiato arcaici e la ricerca espressiva ed interpretativa dell’orchestra d’arch, avviando la collaborazione nell’ultimo album solista di Crispi “Arenaria”. Sebbene la formazione artistica dei due ensemble sia radicalmente diversa, il risultato musicale è un mix sonoro e simbolico che supera facilmente qualsiasi steccato o distanza si possa concepire tra questi mondi musicali apparentemente lontani.
R.A.M. è anche l’acronimo di Random Access Memory (memoria ad accesso casuale) che, oltre ad essere la parte del computer finalizzata alle operazioni temporanee di elaborazione (come ad esempio nella computer music in tempo reale), nel caso di questo progetto artistico si riferisce simbolicamente anche all’accesso diretto a qualunque parte della “memoria” stessa, sia tecnologica che musicale, umana ed ancestrale.
In “Risonanze Arcaiche Mediterranee” si miscelano suoni arcaici e orchestrali che “risuonano” nelle sedimentazioni culturali più profonde di una incessante Odissea mediterranea (intesa come viaggio errante) e che fa del Mediterraneo (come dice il significato della parola stessa) un luogo che sta “in mezzo alle terre”, dove queste ultime sono individuate con aree geografiche, storiche e di popoli.
Il repertorio è costituito da composizioni di Mario Crispi tratte dai suoni vari dischi e colonne sonore di film/documentari e descrive, attraverso le atmosfere e le melodie, una ricerca artistica in cui s’innestano suoni urbani, onirici ed eterei delle nuove tecnologie con suoni ancestrali ed acustici, enfatizzandone i caratteri ipnotici ed evocativi ed inseguendo in maniera incessante l’equilibrio tra l’antico ed il moderno.
Organico
Mario Crispi, strumenti a fiato arcaici, live electronics, composizioni, direzione
Gli Archi Ensemble, orchestra d’archi:
Domenico Marco,Salvatore Tuzzolino,Federico Brigantino violini primi
Domeico Pirrone, Marco Badami,Vincenzo Cerere,violini secondi
Vincenzo Schembri,Giuseppe Brunetto, viole
Giorgio Gasbarro,Francesco Pusateri, celli
Gaetano Di Peri, contrabasso

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